Nella seduta d’Assemblea del 10 ottobre u.s., il Ministro dell'università e della ricerca, Sen. Anna Maria Bernini, rispondendo all’interrogazione presentata, alla Camera dall’On. Colombo, ha fornito alcuni chiarimenti sul conseguimento della laurea abilitante da parte degli studenti iscritti ai corsi di laurea in farmacia secondo il previgente ordinamento.

Con l’atto ispettivo in questione (clicca qui), l’On. Colombo, in considerazione del divario tra il fabbisogno nazionale di farmacisti e la scarsa reperibilità di professionisti abilitati, ha evidenziato l’opportunità di favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani laureati. In tal senso, l’interrogante ha chiesto al Ministro Bernini quali iniziative intenda intraprendere per consentire agli studenti attualmente iscritti al secondo, terzo, quarto e quinto anno del corso di laurea in Farmacia/C.T.F. di poter optare per la laurea abilitante, al fine di procedere all'iscrizione all'Ordine e allo svolgimento della professione non appena ottenuto il titolo.

Il Ministro ha preliminarmente sottolineato come la transizione da non abilitante ad abilitante della classe di laurea magistrale LM-13 abbia intersecato anche l'aggiornamento degli obiettivi formativi qualificanti definiti con il successivo decreto ministeriale n. 1147 del 10 ottobre 2022; ha poi confermato “l'impegno a promuovere, con atti di propria competenza, il passaggio per gli studenti attualmente iscritti al secondo, terzo, quarto e quinto anno dei corsi di laurea in farmacia e farmacia industriale del previgente ordinamento didattico non abilitante al nuovo percorso formativo abilitante”, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 5, comma 2, del decreto interministeriale n. 651 del 2022.

Ciò consentirà a tali studenti, non appena ottenuto il titolo di laurea, di procedere all'iscrizione al relativo ordine professionale e allo svolgimento della professione.

La revisione del piano di studi universitario degli aspiranti farmacisti permetterà, quindi, di integrare le conoscenze e le competenze di base dei laureati con un percorso altamente professionalizzante, coerente con le nuove funzioni di questi professionisti, in tutti gli ambiti in cui operano, riducendo lo spazio tra la fine della loro formazione universitaria e l'accesso al mondo del lavoro