Roma, 29 aprile 2015- Il protocollo di ricerca dello studio randomizzato e controllato “RE I-MUR”, promosso dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani e condotto dalla Medway School of Pharmacy dell’Università del Kent, è stato pubblicato da BMC Health Services Research (http://www.biomedcentral.com/1472-6963/15/171/abstract). La rivista, una pubblicazione peer reviewed, si occupa di ricerca in campo sanitario: analisi dell’efficacia delle prestazioni e di nuovi modelli organizzativi, benchmarking e altri aspetti delle modalità con cui si svolge il processo di cura nel suo complesso. Una destinazione naturale, quindi, per lo studio RE I-MUR che si propone di valutare l’impatto clinico e economico dell’intervento del farmacista a supporto dell’aderenza alla terapia nei pazienti affetti da asma. Lo studio, iniziato a settembre 2014 si concluderá nel mese di luglio del 2015; rappresenta la fase finale del progetto federale dedicato all’MUR (Medicines Use Review, revisione dell’uso dei medicinali), una delle prestazioni cardine della pharmaceutical care da tempo adottate Oltreatlantico e in Europa (in Gran Bretagna dal 2005). “Tuttavia questo progetto ha portato all’introduzione di un elemento nuovo, tanto è vero che si parla di Italian Medicines Use Review (I-MUR), che rappresenta uno step evolutivo rispetto alla Medicine Use Review adottata in Gran Bretagna” spiega Andrea Manfrin, coordinatore della ricerca. “Lo strumento che i farmacisti italiani stanno usando é giá stato testato e validato nel precedente studio pilota (studio di fattibilità), é rappresentato da una intervista strutturata che ha l’obiettivo di raccogliere dati quantitativi in modo sistematico andando a valutare degli indicatori di processo e di risultato standardizzati a livello mondiale. con l’ausilio di una piattaforma web based, molto più flessibile nella raccolta dei dati forniti dal paziente e che consente una prima analisi statistica descrittiva in tempo reale”. Lo studio oggetto della pubblicazione ha coinvolto 360 i farmacisti distribuiti in 10 macroregioni e mira a valutare l’efficacia clinica e i risultati economici dell’applicazione dell’I-MUR nelle farmacie italiane prendendo in carico 5 pazienti e seguendoli per nove mesi. “Il protocollo dello studio ha richiesto un notevole impegno, e va sottolineato lo sforzo compiuto dalla FOFI” prosegue Manfrin. “Uno sforzo che è stato riconosciuto non solo dal boad della rivista ma anche da un external reviewer molto accreditato nell’ambito dei servizi cognitivi e della pharmaceutical care. Infatti questo esperto di caratura mondiale nella sua valutazione dello studio ha scritto che “diversi studi sono stati condotti in vari paesi utilizzando l’asma come modello con l’obiettivo di valutare l’impatto dell’intervento fornito dal farmacista; ma la dimensione di questo studio clinico ne fa il più grande nell’ambito della farmacia di comunità”; allo stesso modo è stato sottolineato che “la dimensione nazionale dello studio e il fatto che è il primo di questo genere in Italia lo distinguono come molto originale dimostrando di avere tutte le caratteristiche per generare un impatto sulla politica sanitaria nazionale del paese”.
“Siamo orgogliosi di questo risultato” commenta il presidente della Federazione Andrea Mandelli “soprattutto perché vede confermata dalla comunità scientifica internazionale la bontà della linea della Federazione che, a partire dal 2006, persegue l’obiettivo di mettere nelle mani del farmacista italiano tutti gli strumenti, normativi, culturali e professionali che possono garantire una sua maggiore integrazione nel processo di cura e con gli altri professionisti della salute presenti sul territorio. Siamo fiduciosi che i risultati di questa sperimentazione consentiranno di dimostrare scientificamente quanto può essere utile al servizio sanitario, ma soprattutto al cittadino, l’intervento del farmacista”.
Alcuni dati preliminari dello studio in corso verranno presentati nel corso della manifestazione FarmacistaPiù, che si svolgerà a Milano dall’8 al 10 maggio (Fieramilano City).
Appendice 1. Che cos’è l’MUR
La Medicines Use Review (revisione dell’uso dei farmaci) è una prestazione professionale avanzata erogata dal farmacista i farmacia introdotta in Inghilterra nel 2005 ma già attuata da tempo, con altre denominazioni anche in altri paesi. Lo scopo dell’MUR è migliorare la conoscenza da parte del paziente dei medicinali che sta assumendo, identificare eventuali effetti collaterali e, se possibile, indicare delle soluzioni; migliorare l’aderenza del paziente alle indicazioni del medico e ridurre gli sprechi che inevitabilmente si producono quando i farmaci vengono usati male. Si tratta dunque di un’attività specifica del farmacista quale esperto del farmaco, e non di uno sconfinamento nelle competenze del medico, dal momento che non entra in alcun modo in discussione la modificazione della terapia stessa, la scelta del medicinale, della via di somministrazione, dei dosaggi eccetera. Al contrario, il farmacista comunica al medico curante tutte le anomalie riscontrate. L’MUR è una prestazione efficace perché agisce sui principali fattori che determinano la mancata adesione alla terapia prescritta dal medico. Infatti è dimostrato da numerosi studi che il paziente non segue adeguatamente le cure prescritte soprattutto perché: 1) non è informato adeguatamente sulla natura dei medicinali; 2) non ha esperienze precedenti con i farmaci o trova complicato seguire la terapia; 3) non è sottoposto ad azioni di rinforzo nei confronti dell’uso dei farmaci da parte del suo ambiente.(Int J Clin Pharm. 2011 Oct;33(5):779-87. Epub 2011 Jul 7). Sono tutti aspetti sui quali il farmacista può intervenire per la sua conoscenza del farmaco e la vicinanza con il paziente. L’efficacia dell’intervento strutturato del farmacista è stata provata da diversi studi, anche in patologie di forte impatto sociale come il diabete (J Clin Pharm Ther. 2006 Oct;31(5):409-19).
Appendice 2. Che cos’è lo studio RE I-MUR
Si tratta di uno studio randomizzato, controllato e clusterizzato che valuta l’impatto sul paziente della prestazione dei farmacisti – cioè l’esecuzione dell’I-MUR –innanzitutto in termini di salute e, di conseguenza, in termini di risparmio di risorse. Si tratta di uno studio con un disegno piuttosto sofisticato, che prevede la divisione del campione in due bracci. Nel primo l’I-MUR viene eseguito nella prima seduta, dopo aver valutato le condizioni di partenza del paziente, e successivamente viene valutato il comportamento del paziente e, di nuovo, il livello di controllo della patologia. Nell’altro braccio, l’I-MUR viene eseguito al secondo incontro, per poi procedere successivamente ai medesimi controlli condotti nel primo braccio. Questo schema permette di confrontare non soltanto i pazienti che hanno ricevuto l’I-MUR con quelli seguiti nel modo usuale, ma anche di rilevare i cambiamenti ottenuti nello stesso paziente prima e dopo l’intervento del farmacista. La valutazione del paziente viene eseguita mediante un questionario validato a livello internazionale. Lo sviluppo temporale dello studio e la descrizione delle attivitá svolte dal farmacista che ha preso in carico i pazienti si trovano riassunte nella figura numero 2 della pubblicazione (BMC).
Per condurre lo studio l’obiettivo era di reclutare 360 farmacisti operanti in altrettante farmacie, ciascuno dei quali aveva il compito di arruolare 5 pazienti.. L’obiettivo primario dello studio é la valutazione della variazione del controllo dell’asma, prima, durante e dopo la prestazione professionale I-MUR fornita dal farmacista, che verrà messa in relazione con i costi della malattia. Infatti è già stato dimostrato, da studi epipdemiologici nazionali e internazionali, che la proprozione dei costi fra un paziente asmatico non controllato e uno controllato é circa 4:1.
I pazienti sono stati reclutati in 15 Regioni suddivise per ragioni statistiche in 10 cluster. Sono Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia Toscana, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. Lo studio vero e proprio è stato preceduto da un periodo di training dei farmacisti coinvolti nella sperimentazione.